Bacoli è un Comune di circa 25 mila abitanti in provincia di Napoli. Un tempo faceva parte della città di Pozzuoli e diventò un entità amministrativa indipendente da quest’ultimo solo nel 1919 con il Regio Decreto del 19 gennaio, n.111. In tempi antichi fu luogo di importanti ville di ricchi politici e imprenditori romani, nonchè meta termale ambita con la località di Baia, e fu anche porto militare della Flotta Mediterranea di Roma. Il suo territorio si protrae in gran parte sul Golfo Flegreo, e racchiude numerosi luoghi di interesse Flegrei.
Un luogo sacro a Ercole
Il nome di Bacoli potrebbe avere origini nelle popolazioni Fenicie
Il nome Bauli era celebre nell’antichità romana, ed è legato alla leggenda di Ercole, il quale, tornando dalle sue “fatiche”, pare abbia fatto riposare proprio a Bacoli i buoi sottratti a Gerione (buoi dal latino “boalia”). In passato, inoltre, circolava voce che in tale luogo vi fosse anche un tempio eretto in onore di Ercole, denominato “Bovalio”. In ogni caso le fonti antiche sono tutte concordi che Bacoli era un “locus Herculis“, ovvero un luogo sacro ad Ercole (Servio).
Andando a ritroso nel tempo, alcune fonti suggeriscono una derivazione dalla divinità fenicia Baal.
E’ certo che i Fenici, in epoche anche più remote di quelle romane, abbiano avuto dei contatti con i Campi Flegrei. L’orientalista tedesco Gesenius riferisce che in certe iscrizioni fenicie con traduzione greca a fronte, Baal è tradotto con Herakles (Ercole) e che “l’Ercole di Tiro” è la costante traduzione di “Baal di Tiro”. L’Ercole di Tiro (dice Erode) “era originariamente il sole, la stessa entità di Baal”. La connessione tra il Baal Fenicio (Baal Shemen, Baal Shemesh, e Bal Hamman) ed Ercole è pienamente riconosciuta, pertanto non è improbabile che Bacoli possa derivare dalla controparte fenicia di Hercules, poi completamente latinizzata.