Il Rione Terra ospita l’unico edificio gotico puteolano: la Cappella de Cioffis…un edificio denso di fascino e di mistero che negli ultimi anni ha subito un’opera di restauro.
Nota storica e descrizione sommaria
L’edificio religioso, dedicato all’apostolo Giacomo, fu edificato dal giudice puteolano Giacomo de Zoffo alla fine del secolo XIII e non oltre il 18 febbraio 1332, data di morte del predetto come si legge sulla sua tomba, sistemata a destra di chi entra nella cappella. È l’unico monumento d’arte gotica che si conserva nel centro storico della città. La Chiesa fu danneggiata dai terremoti ed incendi che colpirono Pozzuoli prima e durante l’eruzione che generò il Monte Nuovo nel 1538. Mutilata nella sua parte anteriore durante l’episcopato del vescovo Martin de Leon y Cardenas (1631-1650), la cappella è ubicata a sinistra dell’ingresso principale dell’episcopio. Interessante è l’ingresso della cappella con arco a sesto acuto, mentre l’interno presenta quattro semicolonne sorreggenti la volta a crociera anch’essa a sesto acuto.
Il monumento funebre di Giacomo de Zoffo
Al suo interno vi era la tomba trecentesca di Giacomo de Zoffo che recava in bassorilievo l’effigie giacente del defunto inclusa in un arco squisitamente gotico. Il personaggio era vestito di saio in onore a S. Francesco, devozione sempre molto diffusa tra il popolo puteolano.
Ai quattro lati del marmo funebre rettangolare correva la seguente incisione in caratteri angioini:
(lato superiore) + HIC REQUIESCIT IN DNO IVDEX IACOBUS DEZOFFO DE PVTHEOLO FVNDATOR (lato destro) HVI’ (huius) ECCL’ E SCI (sancti) IACOBI APLI (lato inferiore) QUI OBIIT ANNO DNI MCCCXXXII DIEXVIII MENSIS FEBRVARII CVI’ AIA (cuius anima) REQE SCAT I PACE (lato sinistro e superiore) ORATE P MEFRATRES ADDEV.
Al di sotto del monumento funebre trovavano posto altre sepolture della famiglia de Zoffo.
Oggi sia il monumento funebre in parola che l’altare risultano trafugati.
Il Crocifisso di fattura bizantina
Per molti secoli la Chiesa ospitò un crocifisso che ricorda lo stile bizantino. Per questa opera rimandiamo al seguente magistrale articolo, presente in questo stesso sito, a firma di Gennaro Lubrano:
Il crocifisso De Cioffis in Pozzuoli
Aggiungiamo soltanto che la devozione popolare verso tale Crocifisso fu così diffusa e sentita che a partire dalla fine del Settecento, la Cappella fu conosciuta come Chiesa del Ss. Crocifisso o altre simili denominazioni.
I dipinti
All’interno della Cappella vi erano numerosi dipinti oggi, purtroppo, non più presenti. Tra essi:
S. Pietro penitente
S. Andrea d’Avellino
S. Famiglia
Fonti bibliografiche
D’Ambrosio, Storia della mia terra. Pozzuoli, 1976;
AA. VV. (Angelo D’Ambrosio), Guida di Pozzuoli, 1986;
Milazzo, la Cappella De Cioffis in Pozzuoli;
Note di A. Adinolfi.