Strabone, Cicerone e Virgilio ci indicano l’esistenza di una località ad est di Liternum, e che si estendeva per tutta la costa fino a Cuma e probabilmente fino al lago Fusaro, che prendeva il nome di “Silva Gallinaria“, riferendosi con ogni probabilità alla Gallinella d’acqua, Gallinula chloropus, della famiglia Rallidi, che nidificava abbondante negli acquitrini a nord di Cuma.
Il lago di Follicola
A poca distanza da Cuma, a nord, esisteva difatti un lago oggi scomparso, il lago di Follicola, poi contratto in lago di Licola. L’origine del nome non lascia alcun dubbio: di derivazione latina dalla radice di Fulica , diviene Follicola (nome meridionale per la comune Folaga, che popolava in quantità queste zone) e poi solo Licola, per semplificazione.
Il lago venne quasi completamente cancellato con le opere di bonifica per la realizzazione dell’Opera Nazionale Combattenti (ente assitenziale fondato durante la prima guerra mondiale, che si occupò peraltro della bonifica dell’agro pontino)
Gallinella e Folaga
Questi due volatili, di piumaggio nero e molto simili, si differenziano principalmente per lo scudo nasale, che nella Gallinella (Gallinula chloropus) è rosso e nella Folaga (Fulica Atra) è bianco. Entrambi prediligono habitat umidi, come i laghi Flegrei. Oggi si possono ancora osservare principalmente tra l’Averno, il Lucrino e il Fusaro. Note erano le battute di caccia reali alla presso il lago Fusaro e quello scomparso di Licola, proprio a caccia delle Folaghe.