Il bradisimo, fenomeno caratteristico dei Campi Flegrei in Campania, è un lento saliscendi generato dal collasso di una caldera vulcanica all'interno di un altra, più antica. I romani furono i primi che menzionarono le loro interazioni con questi fenomeni.
Punta Epitaffio, tra Baia e Pozzuoli, fu uno siti scelti dal Vicerè Pietro Antonio d'Aragona nel 1666 per apporre una delle tre iscrizioni su lapide di marmo con l'elenco esaustivo delle otto fonti termali presenti nell'area tra Baia e Miseno
Baia, l'Antica Baiae dei romani, è un piccolo abitato dislocato in una insenatura idilliaca della costa flegrea, meta privilegiata di Imperatori, famosi politici e...
Il lago Fusaro è il secondo lago dei Campi Flegrei per grandezza, considerando anche il Lago di Patria. Il lago è stato utilizzato, nel corso dei secoli, per la coltivazione di mitili, pesca, macerazione della canapa, e come riserva di caccia reale.
Uno degli intrighi "di corte" più famosi dell'impero romano si consumò tra le coste Flegree. Nel 59 d.C. l'imperatore Nerone decide di liberarsi della madre, Giulia Agrippina Augusta anche conosciuta come Agrippina Minore.
La Sibilla Cumana (in greco antico: Σίβυλλα, Síbylla; in latino: Sibylla) fu una delle dieci sibille menzionate dallo scrittore latino Varrone (116-27 a.C.). La sua figura antichissima, probabilmente reale...
Presso il cratere di Agnano si trovano numerose fonti termali e altre manifestazioni geologiche di notevole importanza. L'area era già conosciuta in età ellenistica come attestato da ritrovamenti di strutture antiche, già votate allo sfruttamento delle qualità terapeutiche delle acque.
Bagnoli è un quartiere di Napoli al confine con il Comune di Pozzuoli. E’ stato, assieme al resto dei Campi Flegrei, un importante centro termale da tempi antichissimi. Descriveremo di seguito le più importanti fonti termali antiche e relativi stabilimenti, ormai quasi completamente scomparsi.
Nel celebre testo antico "Vita di Apollonio da Tiana" dello scrittore e filosofo Lucio Flavio Filostrato (Lemno, 172 d.C. – Atene, 247 d.C.) vi sono dei passi ambientati a Dicearchia (Puteoli). Nello specifico viene menzionata una fonte di acqua sorgiva particolare, nei pressi della ripa puteolana, e di un ninfeo (creduto in seguito il cd. Tempio delle Ninfe).
Nel manoscritto della “Chronica Slavorum” è contenuta una famigerata lettera scritta dall’elettore Corrado di Hildesheim, legato imperiale nel
Regno di Sicilia, ad Hartberto capo della sua chiesa. Durante questo mandato scrisse la lettera che illustra molte delle “meraviglie” viste in Sicilia e in
Campania.